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sabato 28 aprile 2012

Aridità spirituale

Riporto una lettera che ho scritto ad una ragazza che mi ha confidato di essere afflitta da aridità spirituale e da forti tentazioni...

Carissima sorella in Cristo,
                                          sono contento che stai continuando a leggere il blog; io l'aggiorno ogni giorno proprio per incoraggiare quotidianamente le persone come te che stanno facendo discernimento vocazionale. Ormai hai capito che ci tengo tantissimo alla tua vocazione religiosa, e fin quando non saprò che hai abbandonato il mondo, ti confesso che sarò sempre un po' preoccupato per timore che tu possa cambiare idea.

Ti incoraggio ardentemente a perseverare nel percorso di discernimento vocazionale, affinché tu possa capire con maggiore chiarezza la volontà divina su di te. Io intanto pregherò il Signore di volerti prendere tutta per sé facendoti diventare sua sposa. Spesso gli uomini del mondo tradiscono le loro spose, ma Gesù buono non tradisce mai! Lui è Dio ed è incapace di fare del male.

Per quanto riguarda la vita spirituale, Dio inizialmente cerca di catturare le anime facendo sentire delle consolazioni spirituali durante la preghiera. Dopo un certo periodo di tempo il Signore toglie queste consolazioni per provare l'anima, ossia per vedere se le rimane fedele. È facile essere cristiani durante le consolazioni spirituali, ma è nel momento dell'aridità e delle tentazioni che si vede se una persona ama davvero Iddio. Molti cristiani in questi momenti di prova abbandonano il Signore e tornano agli inganni della vita mondana. Molti di costoro facevano vita devota non tanto per amore di Dio, ma principalmente per amore delle consolazioni, e appena queste sono terminate, è terminata anche la loro vita devota.

Però spesso la “debolezza spirituale” è causata da noi stessi a causa della “tiepidezza” provocata dai peccati veniali fatti con piena avvertenza, i quali non uccidono l'anima, ma la fanno diventare “rammollita”, arrestando così il percorso di ascesi spirituale.

Il cristiano deve sentirsi come un soldato in servizio permanente effettivo nella lotta contro i nemici dell'anima. Militia est vita hominis super terram (Iob 7,1). Ma se un soldato non si allena alla lotta, quando giunge il momento della battaglia, viene sconfitto dai nemici. Il combattimento spirituale si vince rimanendo sempre allenati. In che modo? Innanzitutto evitando tutti i peccati veniali pienamente avvertiti, come le piccole bugie, le impazienze, i modi “ruvidi” col prossimo (soprattutto con i familiari), la golosità nel mangiare, l'eccessiva curiosità, ecc.

Oltre alla preghiera quotidiana, è importantissimo fare delle mortificazioni, le quali aiutano l'anima a rimanere allenata nel dominio della propria volontà. Ad esempio rinunciare ogni tanto a mangiare una caramella, ad usare l'ascensore e l'automobile, ad ascoltare una canzone, a leggere subito una lettera che si è appena ricevuta, a guardare un film lecito, a discolparsi quando si riceve un rimprovero, ecc.

Per quanto riguarda le tentazioni che ti affiggono, devi sapere che queste battaglie sono delle grosse occasioni per guadagnare meriti spirituali. Ogni volta che una tentazione viene sconfitta si fa un grosso passo in avanti nella vita spirituale. Le anime con una coscienza delicata possono stare tranquille di non aver dato il pieno consenso alle tentazioni sin quando non sono in grado di poterlo giurare. Faccio un esempio, se il demonio ti tenta con pensieri di odio grave e di vendetta contro coloro che ti hanno fatto del male, devi subito scacciare queste tentazioni invocando i nomi di Gesù e Maria, e poi distrarti pensando a cose buone o neutre. Un'anima delicata per commettere peccato mortale deve pensare così: “Questo pensiero offende gravemente Dio, io sono pienamente consapevole di questo, e ciononostante voglio accettarlo pienamente con la mia volontà per dilettarmi in esso”. Io non penso proprio che tu abbia potuto accettare con piena avvertenza e con deliberato consenso dei pensieri gravemente peccaminosi, pertanto ti esorto a stare tranquilla. Inoltre ti consiglio di non esaminare scrupolosamente la coscienza per verificare se avevi piena avvertenza o sei hai dato pieno consenso, poiché in questo modo richiameresti alla mente quei pensieri. Come ho detto prima, le anime delicate devono presumere di non aver commesso nessun peccato mortale se non sono in grado di poterlo giurare. Inoltre è bene precisare che non si è tenuti a confessare i peccati mortali dubbi (soprattutto se si soffre di scrupoli).

Carissima in Cristo, ti ho detto tutte queste cose nella speranza di poterti essere di qualche aiuto.

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cristo Re e Maria Mediatrice di tutte le grazie,

Cordialiter