Una figlia spirituale di Don Gino Gamannossi (1914-2006) ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande sul zelante sacerdote che svolto per molti anni il suo apostolato presso la pieve di Santa Cecilia a Decimo, sita nel comune di San Casciano in Val di Pesa (Firenze).
- Quando ha conosciuto don Gino?
- Ho 53 anni, lo conobbi quando ne avevo 23 o 24 circa; ero spesso malata ed una mia carissima amica M condusse da lui.
- Perché decise di eleggerlo come suo direttore spirituale?
- Non l'ho eletto io; mi ha ripetutamente guarito anche in momenti in cui svenivo e avevo strani malori; poi negli anni ho proseguito a recarmi a Decimo, a volte motivatamente, a volte no.
- Che cos'è che lo rendeva una persona speciale?
- Speciale perché sapeva tutto di "te" appena ti aveva innanzi a lui; ha guarito centinaia di persone, senza pubblicità; sempre col sorriso. E questo odore di rose nella sua pieve è inconfondibile...almeno io l'ho sempre percepito e lo percepisco in alcuni attimi ovunque io sia prima che accada qualcosa di bello.
- Don Gino aveva dei fenomeni mistici?
- Era lui stesso un mistico vivente.
- Può raccontare qualche fatto particolare sulla vita di don Gino?
- Di episodi particolari? Un continuo: gente affamata riceveva da mangiare; tutti potevano sedersi in cucina ed avere un boccone; le sue frasi "criptiche” che si avveravano via via. Per quanto riguarda la mia persona, mi ha guarita da un carcinoma che i medici non erano riusciti a sconfiggere.
- Come faceva a sapere tutto di una persona?
- Aveva il potere di vedere tutta la tua storia dentro di te. Ciò presumibilmente significa che viveva qui ma era altrove, a fianco dei santi.