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mercoledì 8 ottobre 2014

Sconfiggere la tristezza

Tempo fa mi ha scritto una persona bisognosa di parole di conforto che l'incoraggino nella vita spirituale.

Ciao, sono una ragazza di 38 anni, mi chiamo [...] e sto cercando qualcuno che mi dia gentilmente consigli, indicazioni: tante volte ho respinto la Grazia per la mia fragile vocazione per motivi familiari e ora mi ritrovo confusa, inquieta e delle volte mi sento così triste!!!!!

Or ora sto scrivendo col cuore gonfio di tristezza e non so cosa fare, come comportarmi, anche perché sto anche vivendo un brutto periodo: non soltanto sento di aver poca fede ma anche io e i miei cari stiamo vivendo brutti momenti [...].

Che Dio ci dia la forza di superare tutto ciò!!....

Per favore, attendo con fiducia una vostra risposta.


Carissima sorella in Cristo,
                                             in privato ti ho inviato una lunga lettera di conforto per la tua anima, perché mi dispiace sapere che hai il cuore gonfio di tristezza. Quando ci sentiamo abbattuti, la cosa migliore che possiamo fare è di rifugiarci nelle mani di Dio che è in grado di confortarci pienamente. I santi in mezzo a tante tribolazioni di ogni specie trovavano conforto abbandonandosi all'amore misericordioso della Santissima Trinità.

Quando ti senti triste e hai bisogno di qualcuno con cui parlare di rincuoranti argomenti spirituali, non esitare a scrivermi. Non preoccuparti, per me non è un disturbo, anzi è una gioia poter parlare di cose devote e virtuose. San Francesco di Sales consigliava ai secolari di coltivare amicizie spirituali, perché in questo modo "il delizioso balsamo della devozione si effonde da un cuore all'altro con una comunicazione ininterrotta, di modo che si può veramente dire che Dio ha effuso la sua benedizione e la sua vita su simile amicizia per i secoli dei secoli." (Filotea, ed. Paoline).

Nei momenti di sconforto dobbiamo ricordarci che in questa valle di lacrime siamo solo di passaggio e che presto la nostra vita terminerà. E se saremo stati fedeli a Gesù buono, potremo finalmente vivere nel gaudio per tutta l'eternità. Diceva San Francesco: "Tanto è ciò che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto".

Inoltre se accettiamo con gioia o almeno con rassegnazione le sofferenze di ogni giorno, possiamo offrirle a Dio per la conversione delle anime redente dal Sangue di Cristo. Coraggio, non ti demoralizzare, Gesù e Maria non ti abbandoneranno mai. Restiamo uniti nella preghiera e se vuoi anche con le lettere.

Approfitto dell'occasione per salutarti fraternamente in Cristo Re e Maria Corredentrice del genere umano,

Cordialiter