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mercoledì 7 settembre 2016

La buona morte

In tutti gl'istanti della vita si ha biso­gno dell'assistenza di Maria Santissima. Il momento più importante della nostra di­mora terrena e quello della morte. Chi muore bene, è salvo eternamente; chi muore male, è perduto in eterno. La Santa Chiesa, memore di ciò, ha vo­luto unire al saluto angelico una preghiera particolare. L'Ave Maria ha due parti; la prima contiene le parole che l'Angelo Ga­briele rivolse a Maria Vergine; la seconda parte è un'invocazione ardente ed amo­rosa: Santa Maria, tu che sei la Madre di Dio, prega per noi, poveri peccatori, ades­so ... in ogni istante della nostra vita ... ma specialmente nell'ora della nostra morte.

Decine, e forse centinaia di volte, si ripete giornalmente l'Ave Maria. Biso­gna fermare sempre l'attenzione sull'ulti­mo punto, per ottenere realmente dalla Madonna la sua assistenza nell'ora della morte. Com'è dolce morire con la Madonna vi­cina! Anche quando non si vede con gli occhi del corpo, Ella è là al capezzale dei suoi devoti. Satana tenta negli ultimi istanti, ma con Maria Vergine vicina non può cantare vittoria. A quante anime è apparsa la Madonna sul letto di morte! ... Frutto della meri­tata assistenza! La grazia della buona morte si chieda alla Madonna con fede ed amore. Si faccia qualche pratica particolare in onore di Maria per meritare questo favore.

[...] Il Vescovo francese Dupanloup rac­conta:

- Una ricca e giovane signorina, che aveva appena venti anni, trovavasi in punto di morte e ricevette gli ultimi Sa­cramenti.

Il Sacerdote voleva consolare la pove­retta; ma essa sembrava che non avesse bisogno di conforto. Meravigliatosi il Sacerdote di una sì grande tranquillità, gliene domandò spiegazione. La giovane rispose: Da quattro anni ho recitato sem­pre il Rosario, supplicando così, almeno 50 volte al giorno, la Vergine Santissima di pregare per me nell'ora della mia mor­te. È dunque impossibile che la Madonna non mi aiuti in quest'ora; io sono assai convinta che mi soccorrerà e mi condurrà con se in Cielo. -­

Difatti la giovane fece una morte dol­cissima.


[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].