In tutti gl'istanti della vita si ha bisogno dell'assistenza di Maria Santissima. Il momento più importante della nostra dimora terrena e quello della morte. Chi muore bene, è salvo eternamente; chi muore male, è perduto in eterno. La Santa Chiesa, memore di ciò, ha voluto unire al saluto angelico una preghiera particolare. L'Ave Maria ha due parti; la prima contiene le parole che l'Angelo Gabriele rivolse a Maria Vergine; la seconda parte è un'invocazione ardente ed amorosa: Santa Maria, tu che sei la Madre di Dio, prega per noi, poveri peccatori, adesso ... in ogni istante della nostra vita ... ma specialmente nell'ora della nostra morte.
Decine, e forse centinaia di volte, si ripete giornalmente l'Ave Maria. Bisogna fermare sempre l'attenzione sull'ultimo punto, per ottenere realmente dalla Madonna la sua assistenza nell'ora della morte. Com'è dolce morire con la Madonna vicina! Anche quando non si vede con gli occhi del corpo, Ella è là al capezzale dei suoi devoti. Satana tenta negli ultimi istanti, ma con Maria Vergine vicina non può cantare vittoria. A quante anime è apparsa la Madonna sul letto di morte! ... Frutto della meritata assistenza! La grazia della buona morte si chieda alla Madonna con fede ed amore. Si faccia qualche pratica particolare in onore di Maria per meritare questo favore.
[...] Il Vescovo francese Dupanloup racconta:
- Una ricca e giovane signorina, che aveva appena venti anni, trovavasi in punto di morte e ricevette gli ultimi Sacramenti.
Il Sacerdote voleva consolare la poveretta; ma essa sembrava che non avesse bisogno di conforto. Meravigliatosi il Sacerdote di una sì grande tranquillità, gliene domandò spiegazione. La giovane rispose: Da quattro anni ho recitato sempre il Rosario, supplicando così, almeno 50 volte al giorno, la Vergine Santissima di pregare per me nell'ora della mia morte. È dunque impossibile che la Madonna non mi aiuti in quest'ora; io sono assai convinta che mi soccorrerà e mi condurrà con se in Cielo. -
Difatti la giovane fece una morte dolcissima.
[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].