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lunedì 20 febbraio 2012

Non abbandonare la preghiera

Tempo fa un caro lettore del blog sulla vocazione religiosa, mi disse che stava vivendo un periodo di difficoltà spirituale...


Caro D.,
               come stai? spero bene, io non tanto... da pochi giorni ho letto uno dei libri che mi inviasti, le meditazioni di S. Alfonso sulla Passione di Cristo; devo dire che nonostante il mio periodo di particolare insensibilità, ho avvertito che questo tipo di letture possono darmi tanto e mi propongo di leggere altri scritti simili sui dolori provati dal nostro Re. Al più presto leggerò anche gli altri che mi hai mandato. I miei tempi sono molto lenti, come ti dicevo il momento non e' dei migliori dal punto di vista spirituale e di conseguenza generale, visto che quando mi sento lontano da Dio, e senza la sua approvazione, tutto il resto conta poco, come già ti spiegai, anche vivendo, a causa della mia condizione, lontano dai sacramenti, il Signore mi aveva dato la possibilità di riscoprire la preghiera nella solitudine di questi posti, vivendo lontano da stress e compagnie, e avevo avuto quindi modo di pensare al mio futuro con più serenità aspettando un segno della volontà di Dio dopo aver sistemato i miei problemi economici e ...dato a Cesare quel che e' di Cesare...., ma ora...tutto è svanito, non trovo più edificazione nella preghiera, e mi sento come abbandonato, cerco di pregare, di andare avanti ma credo che di questo passo mollerò. Addirittura a volte [...] sento davvero un grande vuoto, eppure dentro di me non mi ero sottratto a qualsiasi progetto il Signore avesse per me nonostante la mia pochezza umana di grande peccatore, che comunque sono sempre stato e continuo ad essere.

Scusa lo sfogo... ma, come sempre, qualche tua parola potrebbe aiutarmi visto la tua esperienza.

Ti saluto con affetto, Dio ti benedica e ti aiuti nella tua missione,

(lettera firmata)


Caro amico,
                      sono contento che hai letto le meditazioni sulla Passione di Cristo. Quando le rileggerai in un momento di maggior fervore spirituale, ti piaceranno ancora di più.

In questo momento ti sarebbe molto utile leggere l'altro libro di Sant'Alfonso che ti ho inviato, quello intitolato “Riflessioni devote”. Si tratta di meditazioni sui novissimi, sul vero senso della vita, sulla vanità dei beni terreni, sull'importanza della preghiera, ecc. Se tutti leggessero questo libro, il mondo sarebbe certamente migliore. Se il mondo va storto è perché sono pochi coloro che riflettono sui novissimi e sulla salvezza eterna dell'anima.

Per quanto riguarda la preghiera quotidiana, devi fare il possibile per non tralasciarla. È celebre una frase che diceva in proposito il zelantissimo Sant'Alfonso Maria de Liguori: “Chi prega si salva, chi non prega si danna”. Il motivo di ciò è semplice: Dio è infinitamente buono ed è felicissimo di donarci le grazie necessarie alla salvezza, ma se uno non gliele chiede, è moralmente impossibile che si salvi. Il Signore non vuole costringerci ad amarlo, perché altrimenti il nostro non sarebbe vero amore. Infatti un amore per essere vero deve necessariamente essere libero e spontaneo, non può essere ottenuto con la forza. Dunque noi siamo liberi di amare o non amare Dio. Coloro che non pregano dimostrano di non essere interessati alle grazie del Signore, e quindi di non amare Dio o di amarlo troppo poco.

Che fare? Supplica il Redentore Divino di darti la perseveranza nella preghiera quotidiana, la forza di non cedere alle tentazioni, il coraggio di testimoniare la Fede quando è necessario, una grande devozione per la Passione di Cristo e per i dolori che afflissero l'Addolorata, ma soprattutto devi chiedere la grazia della perseveranza finale, cioè la grazia di non morire in stato di peccato mortale. Non è colpa tua se vivi in uno Stato in cui non ci sono sacerdoti visto che lì il cristianesimo è proibito. Come ti spiegai tempo fa, puoi ottenere facilmente il perdono dei peccati con un atto di contrizione perfetta. Poi quando tornerai in Italia potrai confessarti e così quei peccati verranno definitivamente inceneriti dall'amore misericordioso di Dio.

Il nemico del genere umano vuole che tu ti scoraggi e abbandoni la preghiera quotidiana, così sarà più facile per lui trascinarti lontano da Dio. Non devi arrenderti, devi continuare a lottare tenacemente come un valoroso soldato in battaglia. Militia est vita hominis super terram (Iob 7,1), la vita dell'uomo su questa terra è una continua battaglia spirituale per la salvezza dell'anima. Come insegna il Catechismo di San Pio X, con la Cresima sei diventato un perfetto cristiano e soldato di Gesù Cristo. Non arrenderti, continua a pregare ogni giorno e a combattere con ardore la buona battaglia della Fede.

In Cristo Re e Maria Regina,

Cordialiter