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lunedì 17 ottobre 2011

Fra Tommaso Maria di Gesù, un libertino convertito

Chi più chi meno siamo tutti peccatori. Penso che conoscere la vita di fra Tommaso Maria di Gesù possa essere di grande incoraggiamento per coloro che attualmente sono in disgrazia di Dio, ma vorrebbero uscire da questo stato penoso per cominciare a vivere nell'amicizia del Signore...

Con grande umiltà è stato lo stesso fra Tommaso a raccontare pubblicamente la sua storia in alcune trasmissioni televisive andate in onda su piccole emittenti locali.


Fra Tommaso Maria di Gesù, al secolo Pasquale Calvanese, nacque il 13 luglio 1908 a Pollena Trocchia in provincia di Napoli. Da giovane si lasciò affascinare dalle seduzioni del mondo, abbandonò la pratica religiosa e cominciò a vivere da libertino. Nel 1940 con l'entrata in guerra dell'Italia, venne arruolato nell'esercito con il grado di tenente. Dopo alcuni mesi di combattimento, cadde prigioniero nelle mani degli inglesi. Nel campo di prigionia non perdeva l'occasione di soddisfare i moti della carne, commettendo spesso degli atti impuri. Nonostante fosse lontano da molti anni dalla Religione, aveva conservato dalla fanciullezza, l'abitudine di recitare ogni giorno una semplice giaculatoria alla Madonna. Sant'Alfonso Maria de' Liguori racconta nei suoi scritti che molti peccatori hanno avuto da Dio la grazia della conversione, per il solo fatto di aver conservato qualche devozione alla Beata Vergine Maria. Un giorno un compagno di prigionia gli diede da leggere un libro su Padre Pio da Pietrelcina. Questa buona lettura convertì il tenente Calvanese, che si "arrese" dinanzi alla logica certezza dell'esistenza di Dio. Tuttavia, per poter vivere coerentemente da cristiano, restava da superare un ostacolo gigantesco: la lussuria. Era convinto che il sesto comandamento (non commettere atti impuri) fosse stato inventato dal Papa e dai preti. Praticando la devozione mariana del "mese di maggio" capì che i peccati impuri non erano un'invenzione della Chiesa ed ottenne da Dio la forza per resistere alle tentazioni della carne. Riuscitosi a liberare finalmente dalla tirannica schiavitù della lussuria, continuò con grande fervore a vivere cristianamente, aiutato anche dal cappellano militare, il quale ben presto gli fece comprendere che il Signore lo chiamava alla vita consacrata. Si sentiva indegno, non riusciva a capire per quale motivo Iddio chiamasse proprio lui, che era stato per tanti anni schiavo di peccati nefandi. Nel 1946 venne liberato dagli inglesi e tornò in Italia. Dopo qualche tempo entrò nel noviziato dei cappuccini e gli venne dato il nome di fra Tommaso Maria di Gesù. Nel 1952 ricevette l'ordinazione sacerdotale. I superiori rimasti ammirati dal suo comportamento esemplare gli affidarono l'incarico di vice-maestro dei novizi. Dopo il Concilio Vaticano II, fra Tommaso decise di uscire dai cappuccini per fondare insieme ad altri cinque frati un nuovo ordine che vivesse in maniera più radicale il francescanesimo. Ottenuta l'approvazione ecclesiastica, il nuovo ordine religioso denominato "Frati Minori Rinnovati", si stabilì a Palermo dove vivevano poveramente "alloggiando" in vecchi vagoni ferroviari in disuso. Indossavano abiti rattoppati color grigio-cenerino, portavano le barbe lunghe, i capelli tagliati alla vecchia maniera francescana (come nelle immagini di Sant'Antonio), camminavano anche in inverno o con i sandali o addirittura a piedi nudi, rifiutavano tenacemente offerte in denaro, non compravano nulla per mangiare, accontentandosi di ciò che la Provvidenza donava loro servendosi di persone di buon cuore. L'ex tenente Calvanse, divenuto sacerdote di Gesù Cristo, si era dato alla buona battaglia dell'apostolato. Scrisse vari scritti di apologetica tra i quali "Bibbia e cristiani a confronto". Per le esperienze maturate nel mondo quando era libertino, riusciva nel confessionale a comprendere i penitenti ed ad aiutarli a sconfiggere i vizi della lussuria. Era molto conosciuto anche grazie alle trasmissioni televisive, nelle quali istruiva i fedeli nelle principali verità di Fede. Il suo stile di vita era austero, ma gioviale. Si alzava nel cuore della notte per recitare le preghiere in comune con i suoi confratelli. Fino a tarda età ha praticato la "disciplina" (severe penitenze corporali). Questo eroico francescano, rimase molto dispiaciuto per il "terremoto" che ha colpito la Chiesa nel post-concilio. Egli disapprovava i pestiferi errori dottrinali diffusi da non pochi teologi “sensibili” alla mentalità progressista. Il 25 dicembre 2005, fra Tommaso Maria di Gesù è entrato nell'eternità. Aveva 97 anni. Spero ardentemente che il Signore lo abbia giudicato "servo buono e fedele".