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martedì 20 dicembre 2011

Pregare per i peccatori

I fedeli sogliono pregare per i pecca­tori, ma perdono l'entusiasmo se costoro non si rimettono subito. La conversione di un'anima è un miracolo superiore alla risurrezione di un morto; per ottenere questo prodigio, bisogna faticare ed atten­dere con pazienza. Il Signore sa in qual momento chiamare il peccatore.

Gesù Cristo aveva detto a Suor Josefa Menendez: Prega per i peccatori ed io li convertirò! -

La buona Suora pregò subito per un'a­nima; ma questa non si rimetteva. Riap­parso un giorno Gesù, gli domandò: Si­gnore, sono tre mesi che prego per un peccatore ed ancora non si converte. For­se le mie preghiere non giovano a nulla?

Gesù le rispose: Quando un'anima pre­ga con l'ardente desiderio di convertire un peccatore, il più spesso il peccatore si converte, se non subito, almeno in punto di morte. Se qualche peccatore non si convertisse, le preghiere giovano sempre, perché servono a consolare il mio Cuore delle offese recatemi dal peccatore. Alle volte la preghiera che si fa per un dato peccatore, io l'applico ad un'altra anima bisognosa, che è più disposta a rendere più efficace la mia grazia. Ad ogni modo, quello che si fa per i peccatori non va mai perduto. -

Questa risposta di Gesù deve essere un grande sprone ai devoti di Maria a pregare per i peccatori e ad offrire sa­crifici.


[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].