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venerdì 8 giugno 2012

Il miglior atto di carità verso il prossimo

Insegna Sant'Alfonso Maria de Liguori che il miglior atto di carità nei confronti del prossimo è l'avere zelo per il suo bene spirituale. Quanto lo spirito è più nobile del corpo, tanto più la carità che si fa all'anima del prossimo è a Dio più accetta che quella che si fa al corpo. Chi converte un peccatore, salva non solo quel tale, ma anche sé stesso, poiché Dio per quella carità gli perdonerà tutti i suoi peccati, come insegna lo Spirito Santo per mezzo di San Giacomo Apostolo (Gc. V, 20). Avverte Sant'Agostino che chi vede che il prossimo sta perendo spiritualmente e trascura di aiutarlo, si rende peggiore egli col tacere che quel tale col peccare (De verb. Dom., serm. 16, cap. 4).

Diceva San Filippo Neri che quando si tratta di aiutare il prossimo, specialmente nelle sue necessità spirituali, Dio si contenta che lasciamo anche l'orazione, se ce n'è bisogno. Chi ama il Signore deve cercare di attrarre tutte le anime all'amore di Dio, come insegna Sant'Agostino: Si amatis Deum, rapite omnes ad amorem Dei (En. in ps. 33, d. 2. 6). Cercate pertanto di aiutare tutti, quanto potete, con le parole, con le opere e specialmente con le preghiere. Oh quanto piace a Gesù Cristo l'esser pregato dai suoi seguaci per i peccatori! Quante anime si convertono grazie alle orazioni dei cristiani ferventi! Non bisogna tralasciare di pregare anche per i sacerdoti, affinché si dedichino con vero zelo alla salvezza delle anime.