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martedì 18 febbraio 2014

Tiepidezza nella vita spirituale

Tempo fa una liceale mi ha scritto dicendomi di sentirsi tiepida e chiedendomi qualche consiglio al riguardo. Riporto la mia risposta nella speranza che possa essere di qualche utilità anche ad altre persone.


Carissima in Cristo,
                                 la tiepidezza è causata principalmente dai peccati veniali fatti con piena avvertenza, i quali non uccidono l'anima, ma la fanno diventare “rammollita”, arrestando così il cammino di perfezione cristiana. Nella vita spirituale il non progredire equivale a retrocedere.

Il cristiano deve sentirsi come un soldato in servizio permanente effettivo nella lotta contro i nemici dell'anima. Militia est vita hominis super terram (Iob 7,1). Ma se un soldato non si allena alla lotta, quando giunge il momento della battaglia, viene sconfitto dai nemici. Il combattimento spirituale si vince rimanendo sempre allenati. In che modo? Innanzitutto evitando tutti i peccati veniali pienamente avvertiti, come le piccole bugie, le impazienze, i modi “ruvidi” col prossimo (soprattutto coi familiari), le piccole mormorazioni, la golosità nel mangiare, l'eccessiva curiosità, ecc.

Oltre alla preghiera quotidiana, è importantissimo fare delle mortificazioni, le quali aiutano l'anima a rimanere allenata nel dominio della propria volontà. Ad esempio è bene rinunciare ogni tanto a mangiare una caramella, ad usare l'ascensore e l'automobile, ad ascoltare una canzone, a leggere subito una lettera che si è appena ricevuta, a guardare un film lecito, a discolparsi quando si riceve un rimprovero e a fare altri “fioretti” del genere. Possono sembrare piccole cose, ma sono molto utili all'anima devota che cerca la perfezione cristiana.

Per approfondire l'argomento puoi leggere il magistrale "Compendio di Teologia Ascetica e Mistica" del dotto Padre Adolfo Tanquerey.

In Corde Matris,

Cordialiter