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lunedì 1 agosto 2016

Regina delle grazie

[Pensiero di San Pio X tratto dall'Enciclica “Ad diem illum laetissimum” del 2 febbraio 1904]


La conseguenza di questa comunione di sentimenti e di sofferenze fra Maria e Gesù è che Maria "divenne legittimamente degna di riparare l’umana rovina" e perciò di dispensare tutti i tesori che Gesù procurò a noi con la Sua morte e il Suo sangue. Certo, solo Gesù Cristo ha il diritto proprio e particolare di dispensare quei tesori che sono il frutto esclusivo della Sua morte, essendo egli per Sua natura il mediatore fra Dio e gli uomini. Tuttavia, per quella comunione di dolori e d’angoscie, già menzionata tra la Madre e il Figlio, è stato concesso all’Augusta Vergine di essere "presso il Suo unico Figlio la potentissima mediatrice e conciliatrice del mondo intiero". La fonte è dunque Gesù Cristo e "noi tutti abbiamo derivato qualcosa dalla Sua pienezza; da Lui tutto il corpo reso compatto in tutte le giunture dalla comunicazione prende gli incrementi propri del corpo ed è edificato nella carità". Ma Maria, come osserva giustamente San Bernardo, è l’"acquedotto", o anche quella parte per cui il capo si congiunge col corpo e gli trasmette forza e efficacia; in una parola, il collo. Dice San Bernardino da Siena: "Ella è il collo del nostro capo, per mezzo del quale esso comunica al suo corpo mistico tutti i doni spirituali". È dunque evidente che noi dobbiamo attribuire alla Madre di Dio una virtù produttrice di grazie: quella virtù che è solo di Dio. Tuttavia, poiché Maria supera tutti nella santità e nell’unione con Gesù Cristo ed è stata associata da Gesù Cristo nell’opera di redenzione, Ella ci procura de congruo, come dicono i teologi, ciò che Gesù Cristo ci ha procurato de condigno ed è la suprema dispensatrice di grazie. Gesù "siede alla destra della Maestà Divina nell’altezza dei Cieli"; Maria siede regina alla destra di Suo Figlio, "rifugio cosi sicuro e ausilio così fedele in tutti i pericoli, che non si deve temere nulla né disperare sotto la sua guida, i suoi auspici, la sua protezione e la sua benevolenza".