Viene a proposito un episodio narratomi da chi ne fu protagonista. Durante la narrazione il povero uomo piangeva per la commozione. Ecco il fatto!
Nella guerra europea del 1915-18, un padre di famiglia era stato chiamato alle armi e faceva servizio sulle Alpi. Un giorno era di vedetta e stava sulla cima di una montagna. Non poteva allontanarsi dalla garritta, per custodire quella zona. Intanto era stanco e sentiva il bisogno di dormire. Disse ad alcuni militari suoi amici: Mi riposo un poco dentro la garritta. Vigilate voi; se verrà l'ufliciale d'ispezione, svegliatemi subito. -
Rassicurato il nostro militare entrò nel rifugio, estrasse dal portafoglio una immaginetta della Madonna, la baciò con fede e disse: Vergine Santa, aiutatemi Voi!
Appena chiusi gli occhi, ecco una voce imperiosa: Alzati e fuggi! -
Il padre di famiglia, spaventato, lasciò il posto e corse dai suoi compagni: Che cosa è capitato? - Niente! - Eppure ho sentito dirmi: Alzati e fuggi! - Avrai sognato certamente! ... Va' a dormire e sta' tranquillo! -
Ritornò al rifugio. Ribaciò l'immagine della Madonna e chiuse gli occhi. La solita voce lo svegliò: Alzati e fuggi! -
Andò a lamentarsi con i compagni: Ma lasciatemi in pace! ... Perché svegliarmi senza necessità?... Avete voglia di scherzare? - Gli amici lo assicurarono di non essersi avvicinati alla garritta: Va' a dormire! ... Quello che senti è frutto di fantasia! -
Per la terza volta si ripete la voce: Alzati e fuggi! Non ritardare più! -
Il militare si convinse che non era più un sogno e scappò. Aveva; fatto una trentina di passi, quando cadde una bomba sulla garritta e tutto andò in aria.
A tale scena il padre di famiglia diede in un pianto dirotto: Ancora uno o due minuti di ritardo a scappare e sarei stato fatto a pezzi dalla bomba! ... O Madonna Santissima, la vostra voce mi ha salvato!
[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].